Riparte Tifiamo Insieme – I Draghi, la scuola di tifo corretto promossa dalla Provincia di Treviso assieme alla Cooperativa Comunica e le squadre di vertice dello sport trevigiano. Il progetto, al giro di boa dei 13 anni, ha coinvolto circa 30.000 mini-tifosi, due generazioni di sportivi trevigiani che hanno imparato il tifo “pro” e non “contro”.Nel corso degli anni si è sviluppata, con la collaborazione delle Federazioni, delle divisioni arbitrali, delle Forze dell’Ordine, delle istituzioni e delle singole società sportive, una “squadra” che ha coinvolto tutte le realtà dello sport trevigiano in un progetto che è diventato esempio a livello nazionale ed europeo con il riconoscimento di premi e attestati. Quest’anno, le squadre coinvolte sono l’Imoco Volley, la De’ Longhi Treviso Basket, il Treviso Calcio, il Benetton Rugby e il Marchiol Rugby. Presenti oggi, alla conferenza di lancio, il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, l’assessore provinciale allo Sport, Paolo Speranzon, il presidente del Coni provinciale, Giovanni Ottoni, il referente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Roberto Chiariotti, l’atleta dell’Imoco Volley, Melissa Donà, il capitano del Treviso Basket, Ivan Gatto, l’allenatore del Marchiol Mogliano Rugby, Francesco Mazzariol, l’atleta del Benetton Rugby, Valerio Bernabò.
“E’ davvero un piacere ripartire coi Draghi – ha esordito il Presidente della Provincia Leonardo Muraro – siamo stati i primi a lanciare la tematica del tifo corretto quando la situazione negli stadi era difficile e siamo stati esempio a livello nazionale e anche in Europa. Lo sport ha varie anime, noi abbiamo preferito intervenire in ambito didattico per formare i tifosi del futuro, grazie alla collaborazione di tutti gli attori di questo grande progetto”.
“Coinvolgere tanti giovani attraverso la federazione, insegnare i veri valori dello sport e il fair play attraverso un progetto che guardasse ai tifosi, è lo scopo di Tifiamo Insieme – I Draghi – dice Paolo Speranzon Assessore allo Sport – Molto importante l’idea del 2014 di coinvolgere anche i genitori, segno che il progetto non si esaurisce ma continua e la novità del Drago D’Oro per diffondere e premiare gli esempi di cultura sportiva”.
“Nell’educazione sportiva, questo progetto è andato a coprire un settore che era latente – ha detto Roberto Chiariotti dell’Ufficio Scolastico – bene anche il dialogo coi genitori, perché sono loro che scelgono il primo sport per i loro figli. Noi con le poche risorse rimaste difendiamo lo sport scolastico e collaboreremo con entusiasmo a questo progetto che merita attenzione e seguito”.
“Per noi di Comunica – ha detto Simone Fregonese – l’attività dei Draghi è un fiore all’occhiello e grazie al sostegno della Provincia e alle società sportive, arbitri, forze dell’ordine e federazioni che hanno aderito al progetto e fanno “squadra” per farlo vivere e funzionare, possiamo ripartire con entusiasmo e metterci al lavoro perchè la Scuola di Tifo cresca ancora grazie alle nuove iniziative presentate quest’anno.”
“A volte le stesse società, lamentandosi a vario titolo e anche chiudendo un occhio con i tifosi, creano un “non tifo” – ha detto il presidente del CONI Giovanni Ottoni – abbiamo troppi esempi negativi, in campo e fuori, specie in certe discipline sportive. Tanti cattivi esempi vengono anche dai genitori nelle partite dei bambini, cose vergognose che invece con la diffusione di cultura sportiva con iniziative come questa si possono evitare. Così I Draghi diventano un esempio positivo e i risultati si vedono dopo oltre 10 anni di attività”.
“Ero una tifosa sfegatata al Palaverde, sono anche stata in curva con i Draghi da piccola, quindi so cosa vuol dire stare sugli spalti e ho notato che chi fa sport fa anche un tifo corretto perchè accetta la sconfitta – ha detto Melissa Donà, Pantera dell’Imoco Volley –, invece chi non ha cultura sportiva non vede altro se non la vittoria. Forse chi non sa tifare è perché non ha mai fatto sport o partecipato a progetti come questo. Quindi questo progetto educativo è importantissimo e sabato sera mi aspetto al Palaverde un bel seguito per la sfida che ci aspetta!”
“Sono stato a Roma a tifare per l’Italia del rugby da poco e ho visto uno stadio pieno di famiglie e di festa – ha detto Valerio Bernabò seconda linea del Benetton Rugby –, nel nostro sport è così e sarebbe bello non fosse un’eccezione. Non posso allora che fare i complimenti a questo progetto che guarda ai più piccoli”.
“In passato ho visto molte situazioni borderline nei palazzetti italiani, ora la situazione sta migliorando e per esempio domenica al PalaCicogna era bellissimo vedere i ragazzi dei Draghi sostenerci in tribuna – ha detto capitan Ivan Gatto di TVB –, ho avuto esperienze anche in America al college, lì il tifo è appassionato ma guarda più allo scherzo e allo sfottò piuttosto che alle minacce che a volte si sentono in giro in stadi e palazzetti… ecco allora l’importanza di formare i tifosi da piccoli, perché la stessa disciplina che noi atleti dobbiamo mettere in campo, va messa anche fuori”.
“Temevamo che alcuni episodi visti, per esempio, nel calcio arrivassero anche nelle tifoserie del rugby con l’allargamento della notorietà del nostro sport, ma non è così – ha detto “Cocco” Mazzariol allenatore del Marchiol Mogliano Rugby – questa scuola di tifo è un esempio che legittima il modo corretto al quale rifarsi. Li aspettiamo domenica a Mogliano per la gara con Rovigo, daranno colore al nostro stadio”.
Queste le novità e le conferme del progetto per il 2014:
- Drago d’oro: grande novità dell’anno 2014, ilpremio per i migliori esempi di “cultura sportiva” nello sport giovanile in Provincia di Treviso: sarà un premio che metterà in luce 3 esempi di cultura sportiva (sulla scorta del “decalogo del Drago”) indicati dalle federazioni che prendono parte al Protocollo d’Intesa siglato. Ogni Federazione (basket, calcio, volley, rugby, arbitri) indicherà uno o più tesserati, o una società sportiva, o una situazione legata a una società sportiva, che verranno ritenuti particolarmente meritevoli sul piano della buona pratica di cultura sportiva e una commissione composta da un esponente della Provincia, un atleta professionista, un responsabile delle Forze dell’Ordine, un arbitro e un educatore, sceglierà i vincitori alla fine di ogni anno.
- Educazione al Tifo in Famiglia: non solo ragazzi educati al tifo corretto, al tifo “pro” e non “contro”, ma anche le famiglie e i genitori. I Draghi si concentrano questa volta su un aspetto importante del sostegno alle proprie squadre, perché essere “buoni tifosi” dei propri figli è un esempio importante. Il progetto prevede dunque per il primo anno 3 incontri serali in centri particolarmente “vitali” per la pratica sportiva giovanile, con il coinvolgimento delle società sportive, dei Comuni, delle Federazioni e del Coni. Parteciperanno alle serate un campione sportivo, un arbitro, un rappresentante della Questura, un educatore.
- Incontri in Plenaria nelle Scuole: continueranno invece gli incontri nelle scuole, format già consolidato, che coinvolgono studenti dalla 4° elementare alla 3° media. Ospiti come sempre atleti delle società partner del progetto (Benetton Rugby, Treviso Calcio, Imoco Volley, Treviso Basket, Mogliano Rugby), arbitri, esponenti della Questura, allenatori.
- Animazione durante le partite: continua anche il vero cuore pulsante di Tifiamo Insieme – I Draghi, cioè l’animazione per il tifo corretto durante le partite. Come sempre ingresso gratuito in un settore apposito dello stadio o del palazzetto per i giovani che ne vorranno far parte. Da marzo a giugno saranno 18 le partite “animate” dagli operatori della coop. Comunica. Sabato saranno a Mogliano per Marchiol-Rovigo di rugby e in serata al Palaverde per Imoco-Piacenza. Già nelle scorse settimane c’è stato l’esordio al PalaCicogna e al Palaverde con grande entusiasmo e partecipazione.